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L’INCREDIBILE VIAGGIO DELLE PIANTE (2) di Stefano Mancuso -Illustrazioni di Grischa Fischer

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   Un professore di Neurobiologia Vegetale della portata di Stefano Mancuso narra le avventure di cui le piante si fanno protagoniste. Il racconto è arricchito da immagini delicate, gli acquerelli di Grischa Fischer che si serve della forma di foglie, semi e frutti per realizzare le sue mappe. C’è dell’incredibile in questi esseri viventi, che siamo abituati a considerare immobili, basta pensare al significato che attribuiamo al termine “vegetale” riferito agli umani: senza più autonomia di pensiero e di azione. Le piante sono invece capaci di interagire con gli altri esseri viventi. Lo stesso Mancuso afferma che “si spostano senza gambe, comunicano senza voce, pensano senza cervello”. E’ una rivoluzione, un approccio del tutto nuovo al loro mondo. Come sarebbe il nostro mondo se le piante non fossero mai nate? In generale tendiamo a non dare loro il giusto valore, non ci accorgiamo di come siano adattabili, sensibili, mutevoli, e quanto siano capaci di tenere conto dei bisogni

S. Mancuso- L’INCREDIBILE VIAGGIO DELLE PIANTE. Un ritratto metaforico, tra poesia e divulgazione, per ispirare i potenti della terra.

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    “ Quando si parla di migranti, bisognerebbe studiare le piante per capire che si tratta di fenomeni inarrestabili. Generazione dopo generazione, utilizzando le spore, i semi, o qualsiasi altro mezzo, i vegetali si spostano e avanzano nel mondo alla conquista di nuovi spazi ” Prologo L’invasiva di ieri  è diventata la nativa di oggi Quanta poesia attraversa l’affascinante e incredibile viaggio delle piante raccontato da Stefano Mancuso! Un ritratto  metaforico che dovrebbe ispirare i potenti della terra. E qui non posso non citare gli Hibakujumoku , ovvero i reduci della bomba atomica. Sorprendente è l’incontro casuale con il diplomatico  in pensione, che ha lavorato in Italia e che viene in soccorso di Stefano al ristorante, dove ogni parola del menù è un rebus irrisolvibile; un uomo  elegante, raffinato e cortese che porta sulla sua pelle e nel suo cuore le tracce dell’esplosione che sconvolse il mondo. Eppure, da quel disastro che polverizzò milioni di esseri umani, si  salva

LA NAZIONE DELLE PIANTE di Stefano Mancuso. Una forte provocazione per i Sapiens

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  Scrivere della Nazione delle Piante mi ha messa in difficoltà. Ho iniziato più volte, in modi diversi, mai convincenti. Ho cercato di capire di più di questo autore e dei temi di cui si occupa guardando alcune sue interviste su youtube . Sono interessanti, Mancuso è simpatico anche quando parla, come quando scrive. Credo di avere compreso da cosa dipende la mia difficoltà: devo cambiare punto di vista. Stravolgere la mia idea di posizione degli uomini sul pianeta Terra . Stefano Mancuso descrive la Terra come un pianeta di maestosa bellezza, ma anche fragile e delicato. Ci chiede chi debba essere considerato il padrone di tanta bellezza. Troviamo la risposta, e il giusto punto di vista leggendo la Nazione delle Piante. Attraverso otto articoli è possibile individuare le strategie per costruire il nostro futuro di abitanti rispettosi della Terra. Sono proprio le Piante ,   compagne della nostra vita sul pianeta, che ci vengono incontro ancora una volta e ci propongono una v

EARTHPHONIA-le voci della Terra di Mario Tozzi e Max Casacci. Per noi Sapiens... con entusiasmo

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  Un testo che si legge con curiosità, e si ascolta! Un invito pacato, ma deciso, a rispettare il Pianeta.   PIETRE -RADICI -ARIA- OCEANO-ACQUA-API-VULCANI-TERRE ALTE Otto capitoli, otto brani.  (CD incluso e QR code per recuperare i brani  in rete)  Mario Tozzi parla di temi poco conosciuti E poco divulgati: concetti di geologia, la tettonica, il ciclo delle rocce. Sono i capitoli che ho letto con più facilità, sono  infatti argomenti vicini alla mia formazione. Ho apprezzato la sua capacità di portare la conoscenza della geologia a tutti, riuscendo a rendere fruibili dei concetti poco noti. Li espone in modo fortemente chiaro, sintetico, incisivo. L’appellativo di sapiens che ci riserva è piuttosto esagerato, molto ironico, e mi ha fatta sentire molto poco sapiens . Un monito a promuovere comportamenti più rispettosi verso il nostro fragile Pianeta. Ho letto della sua amicizia con Stefano Mancuso , un visionario! Lo definisco benevolmente visionario, per il suo trattare i vegetali