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Una Selva di Libri a Selvazzano. Un piacevole incontro con Massimo Carlotto e il suo Alligatore...A Esequie Avvenute!

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  Biblioteca "Melchiorre Cesarotti" di  Selvazzano. Dopo qualche incertezza iniziale, l'atmosfera si scalda. L'assessora alla cultura Laura Rossi ci introduce al romanzo A Esequie avvenute con la sua recensione che sottolinea la contemporaneità del romanzo e l' appeal che può avere sui giovani. Valentina Berengo , con il suo sorriso e la sua competenza, inizia a porre domande "articolate" allo scrittore. Agostini (giusto il nome?) legge convinto un paio di brani dal romanzo e ci cattura.  E ora passiamo  a Massimo Carlotto . Ascoltarlo è stato veramente piacevole. Trovo molto interessante la  sua strategia di coinvolgimento delle lettrici e dei lettori, e il loro ruolo nella costruzione di una trama o di un personaggio.  Sempre interessanti le sue "incursioni" nella realtà veneta e nella contemporaneità.  In questo romanzo Padova e i Colli Euganei sono "il luogo" dell'azione e dell'anima. Mi piacerebbe una nuova serie televi...

E. Haffner e G. Alvisi-LA BAMBINA CON LA VALIGIA. In viaggio nella “geografia del cuore” di Egea, esule giuliana 3001

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    “ Nel 2004 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi firmò la legge che istituì il  Giorno del Ricordo  per ricordare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati dalle loro terre nel    secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.” E questa è la storia della nascita del giorno del ricordo. Ma cosa disse il presidente un anno dopo, in occasione della prima celebrazione della ricorrenza? Parole di pietra pronunciate con la sua solita e proverbiale schiettezza: “ Questi drammatici avvenimenti formano parte integrante della nostra vicenda nazionale; devono essere radicati nella nostra memoria; ricordati e spiegati alle nuove generazioni. Tanta efferatezza fu la tragica conseguenza delle ideologie nazionalistiche e razziste propagate dai regimi   dittatoriali responsabili del  secondo  conflitto mondiale ...

Selvazzano che legge... con IL MORO DELLA CIMA di Paolo Malaguti, secondo appuntamento della rassegna Una Selva di Libri-di Giovedì

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  "Dicono che per vivere felici si debba trovare il proprio posto nel mondo: molti di noi passano la vita a cercarlo, per altri è questione di un attimo. Agostino Faccin, che tutti chiamano «il Moro», la felicità la scopre da ragazzo, tra le montagne di casa, nell’esatto momento in cui capisce che più sale di quota e più il mondo gli assomiglia. Quando gli propongono di diventare il guardiano del nuovo rifugio sul monte Grappa, non ci pensa su due volte. Ma la Storia non ha intenzione di lasciarlo in pace, la Grande Guerra è alle porte, e quella vetta isolata dal mondo diventerà proprio la linea del fronte." Paolo Malaguti è nato a Monselice (Padova) nel 1978. Attualmente vive ad Asolo e lavora come docente di Lettere a Bassano del Grappa. Con Neri Pozza ha pubblicato La reliquia di Costantinopoli (2015), finalista al Premio Strega 2016. Tra le sue opere Nuovo sillabario veneto (BEAT, 2016), Prima dell'alba (Neri Pozza, 2017) e L' ultimo carnevale (Solferino, 2019...