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Visualizzazione dei post da marzo, 2023

LA VITA INTIMA di Niccolò Ammaniti "La paura finisce dove comincia la verità"

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  Si tratta di una storia diversa da quelle solite di Ammaniti, perché diverso è l’ambiente in cui si svolgono i fatti: i Parioli. Il personaggio principale è una ex-modella che ha il mondo ai suoi piedi, anche perché ha sposato un uomo di potere; ha bellezza, fama, una vita agiata. E’ lei stessa a descriversi: “Sono frivola, adoro i vestiti eleganti, i gioielli, le case belle e le auto comode. Sono nata tra gente frivola che la vita se la voleva godere e questo le hanno insegnato. Aggiungi che ho letto pochi libri e sono pure ignorante”. Insomma è uno stereotipo: bella ma superficiale, con una vita improntata all’apparenza, all’esteriorità.  Ma quando un evento emerge dal passato, tutte le sue sicurezze, le sue certezze si sgretolano. Ed è allora che ricordando che “la paura finisce dove comincia la verità” comincia a chiedersi chi è veramente e pensa di lottare per riappropriarsi della propria vita. Il linguaggio è dissacrante, con descrizioni particolareggiate di atteggiamenti

OLIVA DENARO (2) anagramma del nome dell’autrice Viola Ardone

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   Oliva è una ragazzina che vive in un piccolo paese siciliano. La madre, di origine calabrese, si sente “trapiantata” al Sud, è severa con i figli e con il marito, si sente “custode” dell’onore e della rispettabilità della famiglia e delle tradizioni locali. Il padre, figura potente, si aggira silenzioso tra i campi, l’orto e gli animali; tutto vede, tutto ascolta; con i suoi sguardi, ma soprattutto con i suoi silenzi, sa guidare la figlia quando si trova in difficoltà. Oliva ha un fratello gemello, ma siccome è maschio, a lui sono permesse tante libertà (non è tenuto a lavorare in casa, può uscire quando vuole con gli amici e andare a divertirsi, ecc…..) Lei invece è femmina e quindi non può fare quello che le piacerebbe; anche l’andare a scuola, malgrado abbia bei voti, le viene vietato dalla madre: “tanto è femmina, si sposerà, avrà dei figli. Cosa le servirà aver studiato?” La sorella più grande si chiama Fortunata, ma nella vita non lo è stata certamente. Sposata, dopo l

L' EQUILIBRIO DELLE LUCCIOLE (2) di Valeria Tron

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  Adelaide (Ade per gli amici) è una donna di circa 45 anni, con alle spalle un divorzio, un figlio diciottenne che studia, un compagno (Edo), professore universitario, tutto preso dal lavoro, dagli studi, dai convegni e che ritiene che la loro vita sentimentale vada bene così:   ”scivolare su binari tranquilli”. Ad Ade questo non basta, sente di avere ancora energie per vivere diversamente e voglia di affetto ed entra in crisi. Non sa che decisione prendere: lasciare Edo oppure rassegnarsi. Decide di prendersi una vacanza. Anche se è inverno si rifugia nella casa della sua infanzia, in una frazioncina dell’Alta Val Germana, nelle Alpi Piemontesi. Lassù sono rimaste solo due persone, due vecchi più che novantenni. Adriana (Nanà) e Valente (Levì); anzi Levì si trova attualmente in un ospizio per vecchi, in cura perché è caduto e si è ferito spaccando legna per la stufa. Riaprendo la sua casa di famiglia e ascoltando i discorsi di Nanà, Ade viene presa dai ricordi delle persone che

L’INCREDIBILE VIAGGIO DELLE PIANTE (2) di Stefano Mancuso -Illustrazioni di Grischa Fischer

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   Un professore di Neurobiologia Vegetale della portata di Stefano Mancuso narra le avventure di cui le piante si fanno protagoniste. Il racconto è arricchito da immagini delicate, gli acquerelli di Grischa Fischer che si serve della forma di foglie, semi e frutti per realizzare le sue mappe. C’è dell’incredibile in questi esseri viventi, che siamo abituati a considerare immobili, basta pensare al significato che attribuiamo al termine “vegetale” riferito agli umani: senza più autonomia di pensiero e di azione. Le piante sono invece capaci di interagire con gli altri esseri viventi. Lo stesso Mancuso afferma che “si spostano senza gambe, comunicano senza voce, pensano senza cervello”. E’ una rivoluzione, un approccio del tutto nuovo al loro mondo. Come sarebbe il nostro mondo se le piante non fossero mai nate? In generale tendiamo a non dare loro il giusto valore, non ci accorgiamo di come siano adattabili, sensibili, mutevoli, e quanto siano capaci di tenere conto dei bisogni

M. Balzano - RESTO QUI, a Curon. Storia di una diga e della “grande opzione”

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  Storia di chi fugge e di chi resta tra  guerre, calamità naturali, scelte economiche e conflitti sociali che ammorbano una comunità; storia dei perché, dei come e dei quando ciò accade. Questo è quanto racconta Marco Balzano nel suo bel romanzo, Resto qui . L'ho iniziato con un certo scetticismo, anche se Pina ne ha parlato molto bene durante l’ultima riunione del nostro gruppo di lettura Girolibro . L’ ha sorpresa come un giovane scrittore riesca a calarsi in modo davvero “realistico e convincente” nelle vesti  della narratrice protagonista Trina. Ho dunque iniziato la lettura con un obiettivo in mente: scoprire quanto  efficace fosse l’assunzione del punto di vista femminile da parte di Balzano.  Man mano che la lettura procede, trovo la storia sempre più interessante. Effettivamente Trina è un personaggio affascinante e ricco di sfaccettature e Balzano la "interpreta" in modo decisamente credibile. Le maestre clandestine Trina, la maestra-protagonista-narratrice, vu

E. Haffner e G. Alvisi-LA BAMBINA CON LA VALIGIA. In viaggio nella “geografia del cuore” di Egea, esule giuliana 3001

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    “ Nel 2004 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi firmò la legge che istituì il  Giorno del Ricordo  per ricordare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati dalle loro terre nel    secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.” E questa è la storia della nascita del giorno del ricordo. Ma cosa disse il presidente un anno dopo, in occasione della prima celebrazione della ricorrenza? Parole di pietra pronunciate con la sua solita e proverbiale schiettezza: “ Questi drammatici avvenimenti formano parte integrante della nostra vicenda nazionale; devono essere radicati nella nostra memoria; ricordati e spiegati alle nuove generazioni. Tanta efferatezza fu la tragica conseguenza delle ideologie nazionalistiche e razziste propagate dai regimi   dittatoriali responsabili del  secondo  conflitto mondiale e dei drammi che ne seguirono” Egea-Bibi Haffner è la bella

8 MARZO 2023 A SELVAZZANO Eventi da non perdere!

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  L' 8 Marzo è la Festa Internazionale della Donna . Negli anni la celebrazione non si è fermata a questo unico giorno, ma ha caratterizzato tutto il mese di Marzo. E questo è un ottimo segnale, perché non abbiamo bisogno di "celebrare" le donne un solo giorno l'anno, tra mimose e cene tra amiche, dobbiamo invece far crescere nella società la consapevolezza che ogni santo giorno dovremmo  dire "grazie" alle donne che ci sono accanto e lottare insieme a loro per garantire a tutte condizioni di vita degne.  Se le donne stanno bene, tutti stanno bene.