G. Carofiglio-RANCORE. Sentimenti pericolosi covano incontrollabili.
A Milano, Penelope, ex magistrata e investigatrice non professionista, viene assunta dalla figlia di un barone della chirurgia per indagare sulla morte di suo padre. La donna dubita che la seconda moglie del padre, la giovane e bellissima Lisa, lo abbia ucciso o fatto uccidere. L’esito delle indagini getterà luce su tutta la faccenda. Durante la lettura non sono riuscita per un solo istante a dare forma a Penelope. In parte il personaggio (donna 45 anni, single spesso insoddisfatta, “collega” di Olivia-compagna di vita e di passeggiate) è caratterizzato dalle vicende in cui è incappata nella sua precedente vita lavorativa, eppure a me è successo di identificarla, anche fisicamente, con Carofiglio e la sua voce suadente che squaderna conoscenze giuridiche e sottigliezze da manuale del perfetto magistrato. I riferimenti culturali a libri, mostre, analisi delle piante e della loro vita e tanto altro abbondano come al solito nei libri di Carofiglio. Sono una sua pecul