LA REGOLA DELL’ EQUILIBRIO di Gianrico Carofiglio. Quando l'indagato è un magistrato.
TRAMA
Guido Guerrini è un
avvocato che, dopo un momento difficile della vita, per una diagnosi errata di
leucemia, si trova a riflettere sulla propria vita.
Guido è molto
incerto sul futuro e vorrebbe porre fine alla sua professione, pertanto, nei
momenti di maggiore ansia, si sfoga colpendo un sacco da boxe che si trova
appeso al soffitto del suo salotto.
La sua vita cambia
radicalmente quando un magistrato, suo compagno di studi all’università, gli
chiede di difenderlo dall’accusa di corruzione che gli viene mossa da un
“pentito”.
Pierluigi Larocca è
un giudice molto brillante, bravissimo, sempre primo nei concorsi e ammirato da
Guerrini. Guido lo stima ed è certo della sua onestà e rettitudine, quindi
accetta di difenderlo, lusingato per essere stato scelto da una persona così
importante.
Iniziano le
indagini, che scavano nella vita e nella professione di Larocca, e Guido si
avvale della collaborazione di una investigatrice privata, Annapaola. Questa
donna è intelligente, abile, libera,viaggia in motocicletta, con una mazza da
baseball sempre nel borsone da ginnastica.
Annapaola si serve
delle “soffiate” di “fonti” non del tutto legali e fornisce notizie preziose a
Guido. Nell’inchiesta emergono realtà insospettate e abusi di potere da parte
di Larocca, il quale è sempre riuscito a i suoi misfatti servendosi del
prestigio e del potere che gli deriva dalla sua posizione.
Il fatto più grave
è che Larocca non è affatto pentito di ciò che ha fatto, ma tende a
giustificare il suo operato costruendo una realtà fittizia a suo vantaggio.
Guido si trova a
considerare che ognuno può sbagliare, ma giustificare i propri errori con se
stesso porta a perdere quell’equilibrio che ci consente di vivere.
Larocca giustifica
le proprie azioni adducendo delle motivazioni che denotano la sua deviazione
dall’esercizio della giustizia.
Questa scoperta
porta Guido a dover scegliere tra la sua carriera di avvocato e la sua
coscienza; il lettore lo scoprirà alla fine.
PERSONAGGI
Guido Guerrini, quarantenne in crisi, avvocato, si
trova a fare un bilancio della propria vita e della carriera. Accetta la difesa
di un suo amico giudice, accusato di corruzione da un “pentito”. Durante le
indagini vengono sconvolte molte delle sue certezze e si scopre fragile,
insicuro e desideroso di una vita più tranquilla.
Annapaola, donna intelligente, controcorrente come
giornalista e, dopo un’esperienza in America, dove si è formata, è diventata
un’investigatrice privata. Collabora con Guido Guerrini, al quale fornisce
notizie provenienti da fonti segrete di sua conoscenza. Dopo una delusione
amorosa non vuole legarsi ad un uomo, ma viene attratta da Guido e gli starà
vicino nei momenti più difficili, spingendolo a fare una scelta fondamentale
per la propria vita.
Pierluigi Larocca è un magistrato che vede la propria
carriera minacciata da un’accusa gravissima per un magistrato: quella di
corruzione. Ha la possibilità, dato il potere che gli deriva dalla sua carica,
di coprire tutti i suoi misfatti. Larocca è abituato a primeggiare in ogni
situazione ed è disposto a tutto per mantenere il suo primato; si è costruito
una sua realtà nella quale è scusato il suo modo di operare, quindi non distingue più il bene dal male.
Il romanzo, che fa
parte della serie I casi
dell'avvocato Guerrieri, è scritto in modo scorrevole, con termini spesso
derivati dal linguaggio legale. C’è un po’ di ironia nel raccontare i fatti, il
che rende più “leggera” la narrazione.
L’autore attira
l’attenzione del lettore dall’inizio alla fine, ma, forse condizionato dai suoi
trascorsi di ex magistrato e di ex politico, si dilunga a citare articoli di
legge e si sofferma a darne spiegazione, creando così alcuni momenti di noia.
Carofiglio scava
nella psicologia dei personaggi scoprendo timori, angosce e passioni nei quali
il lettore può identificarsi, perché fanno parte della condizione umana.
Recensione di Daniela Dagli Orti
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