V. Ardone - OLIVA DENARO. “Che colpa ne ho se sono nata femmina?”
In questi ultimi anni ho letto tante storie di donne. A giudicare dalle loro vite travagliate, tutte potrebbero essersi poste la stessa domanda che si è posta Oliva: “Che colpa ne ho se sono nata femmina?” Eppure, non tutto è già scritto nel nostro destino di femmine. La storia dimostra che, sebbene molte cose restino immutabili nel tempo, molte altre sono cambiate nel corso dei secoli, lentamente ma inesorabilmente. E proprio Oliva Denaro è l'emblema di questo cambiamento. Oliva viene da una famiglia contadina di un piccolo borgo siciliano. La incontriamo quando è ancora una bambina piena di sogni e aspettative, che ama correre libera e scalza per i vicoli del paesino. Aiutare suo padre nella raccolta dei “babbaluci” la rende felice. Con lui ha un rapporto speciale, si capiscono al volo. La madre Amalia è calabrese e non vive bene la realtà siciliana. Forse per farsi accettare dai compaesani e per non farli “sparlare”, cerca di assecondare tutte le regole più