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Visualizzazione dei post con l'etichetta Girolibro 2022

V. Ardone - OLIVA DENARO. “Che colpa ne ho se sono nata femmina?”

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      In questi ultimi anni ho letto tante storie di donne. A giudicare dalle loro vite travagliate, tutte potrebbero essersi poste la  stessa domanda che si è posta Oliva: “Che colpa ne ho se sono nata femmina?”  Eppure, non tutto è già scritto nel nostro destino di femmine. La storia dimostra che, sebbene  molte cose restino immutabili nel tempo, molte altre sono cambiate nel corso dei secoli, lentamente ma inesorabilmente. E proprio Oliva Denaro è l'emblema di questo cambiamento. Oliva viene da una famiglia contadina di un piccolo borgo siciliano. La incontriamo  quando è ancora una bambina  piena di sogni e aspettative, che ama correre libera e scalza per i vicoli del paesino.  Aiutare suo padre nella raccolta dei “babbaluci” la rende felice. Con lui ha un rapporto speciale, si capiscono al volo. La madre Amalia è calabrese e  non vive bene la realtà siciliana. Forse per farsi accettare dai compaesani  e per non  farli “sparlare”, cerca di assecondare tutte le regole più

S. Mancuso- L’INCREDIBILE VIAGGIO DELLE PIANTE. Un ritratto metaforico, tra poesia e divulgazione, per ispirare i potenti della terra.

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    “ Quando si parla di migranti, bisognerebbe studiare le piante per capire che si tratta di fenomeni inarrestabili. Generazione dopo generazione, utilizzando le spore, i semi, o qualsiasi altro mezzo, i vegetali si spostano e avanzano nel mondo alla conquista di nuovi spazi ” Prologo L’invasiva di ieri  è diventata la nativa di oggi Quanta poesia attraversa l’affascinante e incredibile viaggio delle piante raccontato da Stefano Mancuso! Un ritratto  metaforico che dovrebbe ispirare i potenti della terra. E qui non posso non citare gli Hibakujumoku , ovvero i reduci della bomba atomica. Sorprendente è l’incontro casuale con il diplomatico  in pensione, che ha lavorato in Italia e che viene in soccorso di Stefano al ristorante, dove ogni parola del menù è un rebus irrisolvibile; un uomo  elegante, raffinato e cortese che porta sulla sua pelle e nel suo cuore le tracce dell’esplosione che sconvolse il mondo. Eppure, da quel disastro che polverizzò milioni di esseri umani, si  salva

G. Carofiglio-RANCORE. Sentimenti pericolosi covano incontrollabili.

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      A Milano,  Penelope, ex magistrata  e investigatrice non professionista, viene assunta dalla figlia di un barone della chirurgia per indagare sulla morte di suo padre. La donna dubita che la seconda moglie del padre, la giovane e bellissima  Lisa, lo abbia ucciso o fatto uccidere. L’esito delle indagini getterà luce su tutta la faccenda. Durante la lettura non  sono riuscita per un solo istante a dare forma a Penelope. In parte il personaggio (donna 45 anni, single spesso insoddisfatta, “collega”  di Olivia-compagna di vita e di passeggiate)  è caratterizzato  dalle vicende  in cui  è incappata nella sua precedente vita lavorativa, eppure a me è successo di  identificarla, anche fisicamente, con Carofiglio e la sua voce suadente  che squaderna conoscenze giuridiche e sottigliezze da manuale del perfetto magistrato. I riferimenti culturali a libri, mostre, analisi  delle piante e della loro vita e tanto altro  abbondano come al solito nei libri di  Carofiglio. Sono una sua pecul

M. De Giovanni - UN VOLO PER SARA. Misteri d'Italia in microcassette esplosive, per la donna invisibile.

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    Un piccolo aereo privato diretto in Sardegna precipita, quattro chilometri al largo delle Pontine, nel profondo blu del mare, con a bordo un importante uomo d'affari sempre presente sulle pagine dei quotidiani per la sua vita e i suoi affari spericolati, un pilota espertissimo e pronto per una nuova vita ricca di soddisfazioni, e altre sei persone tra cui un' anziana signora in viaggio verso casa. Un guasto al motore? un attentato? Incidente, decretano  polizia e  procura. Fascicolo chiuso. E tuttavia,  le cose prendono un'altra piega. Entra in ballo Sara e la sua Unità segreta: Andrea il cieco che tutto sente e indovina (è lui che  coglie qualcosa di particolare in un filmato che commenta iltragico evento), Viola madre di Massi, nipote di Sara e abile fotografa, Davide impacciato e burbero cinquantenne con un cane che gli sta a pennello, Teresa, affascinante  capo   dell'Unità. Sara, detta Mora è una donna invisibile. Lo è per il suo segretissimo lavoro fatto di

VIOLETA di Isabel Allende: "storia di una donna, di molte donne, della loro forza, della loro capacità di amare, di sopravvivere sempre, di cambiare".

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   Da una pandemia, la spagnola, che arriva in Cile con due anni di ritardo rispetto all’Europa, ad un’altra, il coronavirus. La vita di Violeta passa attraverso un secolo, vede stravolgimenti economici, la grande depressione, la guerra, il golpe. Nasce in un mondo legato ai ritmi naturali, dove l’esistenza di ciascuno acquista valore, che siano donne, uomini, giovani. Risente dell’influenza del mondo moderno, riceve le spinte innovative dell’Europa e degli Stati Uniti, cerca di lasciare spazio al cambiamento. Si scontra con la mentalità stereotipata e razzista del suo paese. Violeta cresce e incontra la cultura europea attraverso la sua istitutrice, cerca tuttavia di adeguarsi alle richieste del suo mondo. Altre donne entrano a far parte di questa narrazione, donne miti, sottomesse, donne coraggiose, donne ribelli. Danno la vita, la coltivano, la nutrono, distribuiscono saperi, mantengono tradizioni, inaspettatamente possono far cambiare il corso delle cose. I cambiamenti ar

Eventi in Biblioteca 17 Novembre - Fragili come foglie d'autunno. Soldati e psichiatria nella Grande Guerra

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      Fragili come foglie d'autunno. Soldati e psichiatria nella Grande Guerra - a cura di Vincenzo Vozza, Consigliere delegato ai Diritti Umani Il convegno si inserisce nell'ambito delle Celebrazioni del IV Novembre e in risposta all'invito della Presidenza della Repubblica affinché gli Enti Locali siano promotori di tavoli di pace per la cittadinanza. La conferenza ha l'obiettivo di raccontare l'altra faccia del primo conflitto mondiale, quella meno conosciuta, dei soldati che rimasero vittime di un'epidemia silenziosa quanto mai violenta, la "sindrome post-traumatica da stress", che causava insonnia, allucinazioni, squilibrio e tendenze suicide. Sul fronte orientale, dopo Caporetto, il frenocomio provinciale di Padova, in località Brusegana venne adibito ad ospedale di guerra, dove vennero accolti numerosi soldati vittime dello shock da esplosione di granata. Che fossero veramente afflitti dalla sindrome o simulassero la condizione, qu

PATRIA Quanti spunti di riflessione nel meraviglioso romanzo di Fernando Aramburu! Una nuova recensione

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    La storia è ambientata nei Paesi Baschi negli anni ’90 al tempo del terrorismo dell’ETA. Protagonisti i componenti di due famiglie:quella di Joxian e quella del Txato. Molto amici tra loro, vivono in un piccolo paese vicino a San Sebastian e condividono interessi e tempo libero. Ma le cose cambiano drasticamente quando uno di loro:il Txato, piccolo imprenditore , viene preso di mira dall’ETA. Gli amici diventano nemici, i vicini tolgono il saluto finché Txato viene ucciso in un attentato.   La storia è portata avanti su più piani: ogni breve capitolo (3 o 4 pagine) presenta un momento importante della vita dei personaggi, ne delinea il carattere e la crescita personale che si manifesta soprattutto attraverso le loro riflessioni. Questi flashback mantengono vivo l’interesse per la storia con “una tensione narrativa sostenuta dall’inizio alla fine”.   I personaggi sono persone comuni e assolutamente credibili: la suocera   che critica la fidanzata del figlio, la mamma

Thomas Savage-IL POTERE DEL CANE, una nuova recensione per questo meraviglioso libro

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        E’ un libro molto interessante.   L’ambiente è l’ Ovest americano, dove   due fratelli possiedono e curano un ranch molto grande,   con molti animali. Il rapporto tra di loro è di simbiosi, quasi morboso, ma sereno. Finchè uno dei due trova moglie che, entrando al ranch porta scompiglio e gelosie. Aumentate queste, anche dalla presenza, nel periodo estivo, del figlio di lei nato da un primo matrimonio. La scrittura è molto intensa e carica di tensione emotiva. Ti porta facilmente fino alla fine che risulta molto imprevedibile: quasi un giallo. E’ un libro di rapporti umani stretti e vincolanti.     Ho scoperto solo nella postfazione che c’era il riferimento all’omosessualità   di uno dei protagonisti: forse potrei rileggerlo in un'altra chiave di lettura. Bello., Paola Fermon