VIOLETA di Isabel Allende: "storia di una donna, di molte donne, della loro forza, della loro capacità di amare, di sopravvivere sempre, di cambiare".

  


Da una pandemia, la spagnola, che arriva in Cile con due anni di ritardo rispetto all’Europa, ad un’altra, il coronavirus.

La vita di Violeta passa attraverso un secolo, vede stravolgimenti economici, la grande depressione, la guerra, il golpe. Nasce in un mondo legato ai ritmi naturali, dove l’esistenza di ciascuno acquista valore, che siano donne, uomini, giovani. Risente dell’influenza del mondo moderno, riceve le spinte innovative dell’Europa e degli Stati Uniti, cerca di lasciare spazio al cambiamento. Si scontra con la mentalità stereotipata e razzista del suo paese.

Violeta cresce e incontra la cultura europea attraverso la sua istitutrice, cerca tuttavia di adeguarsi alle richieste del suo mondo. Altre donne entrano a far parte di questa narrazione, donne miti, sottomesse, donne coraggiose, donne ribelli. Danno la vita, la coltivano, la nutrono, distribuiscono saperi, mantengono tradizioni, inaspettatamente possono far cambiare il corso delle cose.

I cambiamenti arrivano, nel dopoguerra, dal voto alle donne alle prime pulsioni femministe, la scoperta del piacere, la ricerca dell’indipendenza. Naturalmente si rinforzano anche i comportamenti conservatori propri dei maschi, mariti padroni, ideologie filo naziste, portate avanti dai numerosi rifugiati fuggiti alla giustizia in Europa. Ma c’è molta vita privata, gli amori, i figli.

Nel ‘73 il golpe, e il racconto cambia tono. Non viene dato troppo spazio agli orrori della dittatura. Non serve, è storia nota. Violeta però è costretta a diventare più consapevole degli accadimenti politici, la toccano troppo da vicino, vanno a minare i suoi amori più cari, i figli.

Sviluppa una coscienza politica, si impegna in prima persona, agisce in favore delle donne. Nemmeno i militari golpisti riusciranno a fermare le idee femministe.

Violeta ama, ama la vita, è sempre innamorata, porta avanti la sua passione, ha sempre un progetto da realizzare. Accumula denaro, ha grande intuito per i buoni affari. Negli ultimi anni riesce a separarsi dai suoi beni materiali, li utilizza per essere d’aiuto alle donne, sa condividere.

E’ la storia di una donna, di molte donne, della loro forza, della loro capacità di amare, di sopravvivere sempre, di cambiare.

Recensione di Sara Mezzacasa

 

 

 

 

 


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