IL SALE DELLA TERRA di Jeanine Cummins. Un libro di denuncia, una testimonianza forte che aiuta ad "accendere una lucerna" su un mondo malato.

 





 


Siamo ad Acapulco ma la città, una volta rinomata meta turistica messicana, è ora preda del narcotraffico. Quasi quotidianamente si susseguono gli omicidi ad opera dei cartelli della droga, soprattutto contro i giornalisti che osano svelare scomode verità.

Una strage, orchestrata da un potentissimo trafficante, distrugge la famiglia della protagonista, il cui marito è un conosciuto e coraggioso giornalista.

Miracolosamente lei e il figlio piccolo scampano alla carneficina ma devono fuggire per cercare di raggiungere gli Stati Uniti.

Inizia così un drammatico viaggio verso il Nord durante il quale la protagonista dovrà superare innumerevoli peripezie: salire pericolosamente sulla BESTIA, il treno che va al Nord, attraversare il deserto alla guida di un” Coyote”… Avrà però anche l’opportunità di sperimentare l’umanità di altri compagni di avventura. 

Fin dalla potente scena iniziale il libro ti cattura e ti tiene avvinto con la sua vicenda coinvolgente grazie anche ad una scrittura chiara ed efficace.

È un libro attualissimo, consigliato a chi vuole conoscere la realtà dei migranti latino-americani.


Punti di vista 

Anche Paola, Pina e Maristella lo hanno letto. È molto interessante verificare come lo stesso  romanzo solleciti reazioni diverse in diversi  lettori. Reazioni di angoscia, dolore e rifiuto, ma anche  reazioni  di speranza e di apertura verso  un mondo  migliore.


 Espansione

Immediato il richiamo al  meraviglioso:

Il Sale della Terra (The Salt of the Earth), film documentario del 2014 diretto da Wim   Wenders e Juliano Ribeiro Salgado

Recensione di Grazia Regazzo

 

 


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