RICORDATEMI COME VI PARE: L' autobiografia di Michela Murgia, grande donna e intellettuale dei nostri tempi.

 

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Cara Michela,
impossibile resistere al tuo sorriso e ai tuoi occhi brillanti  in copertina.  Ho letto la tua specialissima autobiografia  ritrovando in ogni parola la Michela che ho conosciuto tramite i tuoi libri e i tuoi interventi in TV o altrove. Ma ho scoperto anche i molti lati del tuo lavoro, della tua personalità e della tua vita che non conoscevo. Alla fine del libro ti chiedi: “ Che ne sarà delle mie battaglie?” Stai pur sicura che resterà molto. Hai lasciato un segno indelebile nelle nostre coscienze e nel nostro cuore.
 Ti racconti a Beppe Cottafavi nel corso di una settimana in cui ripercorri le tue vite. Da quando eri una piccola bambina ribelle, a quando hai iniziato adolescente a lavorare, a quando, a diciotto anni, cambi stato di famiglia e vai a stare con tua zia, sorella di tua madre, spezzandole il cuore. E poi racconti i vari lavori che hai fatto per affermare la tua identità di persona libera, ribellandoti  a sistemi schiavisti, senza timore di  rompere un malefico equilibrio e di trovarti di nuovo senza soldi e nella necessità di cercare un altro lavoro. E intanto studi, leggi, vivi profondamente il tuo cattolicesimo militante cresciuto nelle ACLI. Questo aspetto  della tua vita mi ha colpito molto. Hai anche insegnato Religione! Non l’avrei mai detto! 
 E pensi  di candidarti alle elezioni per guarire la Sardegna, ma puntuali  arrivano le delusioni. Sorprendente la tua vita ”virtuale” su Lot, una community di gioco molto particolare! Lot? Mai sentito prima. Tu me lo fai conoscere. L’hai vissuto intensamente ed è stata la tua prima scuola di scrittura e di informatica.
“Il gioco di ruolo fantasy via chat  più vecchio d’Italia. Un gioco di ruolo in cui ogni azione era fatta solo di parole” p.49 .
Lot è la tua “droga narrativa”. Grazie anche a Lot , sei diventata la grande scrittrice che sei.
 E poi il boom di Accabadora. Un capitolo a parte merita la sua genesi. L’accabadora è tutte e nessuna…Da leggere con attenzione. E che dire di Chirù?  Nato dal bisogno di raccontare la tua intensa esperienza con Francesco, figlio d’anima, ne parli con amore profondo. La tua vita intensa ti portato  ad incontrare tante persone importanti senza mai averle cercate veramente, e  penso al papa.
 Tra le testimonianze che ci offri, la tua lettera al fascio-leghista Matteo Salvini mi ha colpito, ancora una volta. L’avevo già letta con rabbia montante verso un piccolo uomo che tuttavia continua a governare e a gestire potere e relazioni pro domo sua. Ora, nel contesto  della tua vita, mi dico che non poteva che essere scritta così, come una freccia che va dritta sul bersaglio.
Danilo Dolci
 E ancora sorprendente è il tuo ricordo di Danilo Dolci in vacanza in Sardegna “appare questo signore vestito di bianco, anziano” p. 39. Danilo intuisce le tue qualità di scrittrice e propone a tua madre di  mandarti  alla sua scuola di Mirto in Sicilia per un breve periodo di studio con centinaia di ragazze e ragazzi. NO è il responso. Papà non vorrebbe mai. Un rapporto difficile quello tra te e tuo padre, mai risolto. E scatta il mio ricordo: lo incontro a Messina, con indosso i suoi sandali francescani in pieno inverno e una tuta grigio chiaro, morbida e cadente sul suo corpo pesante…
Berlusconi
 Hai lavorato per Berlusconi. Avevi vent’anni e quel mondo  che dispensava illusioni finanziarie e immobiliari  ti ha catturato in un rapporto quasi  fideistico. Quel contatto  ti  ha preparato per il mondo “micidiale” dei call center. Il mondo deve sapere, il tuo primo libro importante e strutturato sull’assurdo sistema dei call center, ti lancia nel mondo degli scrittori di successo, un successo che ti porta a Roma, a lavorare come portiera notturna in un albergo…
Sindacati
 Condivisibile  il tuo discorso  sui sindacati e la rappresentanza o meglio la mancata rappresentanza delle  migliaia di precari  che affollavano in quegli anni il mondo del lavoro.
Femminismi
 La tua speciale  anima femminista  comincia a prendere una forma definita, peculiare. Nasce Ave Mary, “un libro su di me, su mia madre, sulle mie amiche e le loro figlie, sulla mia panettiera, la mia maestra e la mia postina. Su tutte le donne” p. 109.
Belli i tuoi “racconti ritrovati”! E poi i temi scottanti  dell’attualità femminista e civile: lo stupro, il patriarcato, il consenso, le questioni linguistiche del maschile e del femminile. Siamo molto indietro, siamo  ancora molto “patriarcali”, anche  noi donne. E la stampa complice o disattenta…Basta leggere i titoli e gli  articoli dei giornali  sui femminicidi! 190-203
Sardegna
 Giganteggia nella tua vita la tua Sardegna! Quanto amore, quanta amarezza, quanta sofferenza e dolcezza  saltano tra le tue parole! E ci spieghi le basi militari, americane e italiane! Wow! il 66% delle basi  italiane si trova in Sardegna.
Leggere
 Sei stata una lettrice “forte” e dalle letture  hai imparato molto. Viva la letteratura ”perturbante”! Questa la tua visione.  Hai letto Carolina Invernizio che piaceva tanto a tua madre, Kazuo Ishiguro e il suo The Buried Giant che anche io ho letto con trasporto e che tu leghi al “fascismo eterno” incurante della memoria di azioni tragiche; Jumpha Lahiri, fantastica scrittrice poliglotta simbolo di  multiculturalismo integrato e creativo;  Il pendolo di  Foucault il tuo preferito tra le opere di Umberto Eco. Scopro con te Marilyne Robinson, la leggerò. 
 Affascinante il tuo rapporto con l’opera e la moda, visti e vissuti,  ancora una volta, attraverso il tuo personalissimo filtro di lettura.
Fascismi
 Ho bevuto la tua analisi sul “Riepilogo del fascismo” ovvero come siamo arrivati a questo punto? Ci siamo arrivati attraverso la democrazia, passetto dopo passetto (e tu specifichi quali) fino ad eleggere la massima rappresentante del nuovo fascismo Italiano. Tristezza.
Passione Corea
 E che dire della tua passione per la  Corea, le sue serie, la sua musica, i suoi cantanti e la sua lingua!  La Corea (del Sud e del Nord sebbene in giorni diversi) è l' unico paese al mondo con una festa nazionale dedicata al suo alfabeto, andate a scoprire perché…
Alla fine del viaggio...
 Ci sono ancora tante cose da scoprire in questa tua autobiografia e chi la legge capirà. Chiudo qui con il tuo messaggio in risposta alla domanda ricorrente su  quanto ci sia di autobiografico nei tuoi romanzi:
“-Non capire va bene- Se c’è qualcosa nella tua vita che non hai capito, questo libro non te la spiegherà e ti dirà che non capire è a volte la soluzione migliore per stare nelle cose. Quindi quanto c’è di autobiografico? Tutto quello che non ho capito!”p. 307

Ornella Fortuna (pubblicato in affascinailtuocuore.net)



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