Pina ci parla de IL DUCA di Matteo Melchiorre
Il Duca si immerge nello studio di queste carte per lunghe giornate e scopre di aver avuto antenati accorti e preparati nel gestire e aumentare i beni di famiglia, altri che si sono comportati in modo spregevole, opprimendo dipendenti e paesani, creando ingiustizie e rivalità. Allora incominciano a sorgere in lui i dubbi: deve egli difendere il suo passato, il sangue dei suoi avi che sente scorrere nelle sue vene o lasciar perdere il tutto e trascinare la sua vita ai margini della realtà? Nascono profondi conflitti con il paesano-possidente che, piano piano gli sta rubando pezzi di bosco e di campagne nonché credibilità in paese. Deve allora il Duca andarsene a vivere lontano o sopportare di essere annullato dalla tracotanza? La sofferta decisione avverrà a conclusione di terribili fatti che si abbatteranno sul paese: la spaventosa tempesta di pioggia e vento che in una notte distruggerà parte del bosco, del paese, della villa e la tragica e misteriosa morte del suo rivale.
Molti sono i problemi filosofici-esistenziali- ecologici e sociali posti dall’autore in questo libro: la responsabilità dell’erede nel difendere il casato; la responsabilità dell’uomo nei confronti della natura (cura del bosco, delle coltivazioni); il giusto equilibrio dell’uomo con gli animali (abbattimento o meno dei lupi che sono scesi in paese, facendo strage di pecore); la custodia dei valori del vivere in comunità. La domanda che viene spontanea alla fine del libro è: quanto la conoscenza del nostro passato (tutti noi abbiamo avuto degli antenati) può contribuire a migliorare la nostra vita e quella di chi ci sta intorno? La scrittura dell’autore è molto accurata, ricca, colta. Si sente che è frutto di approfonditi studi in campo storico ed ecologico. Bellissime alcune descrizioni: il volo/danza delle cornacchie all’inizio del libro; la furia della tempesta; il cambio delle stagioni nel bosco e nella campagna; nonché l’aspetto psicologico complesso del carattere del Duca, tra alternanza di timidezze, ritrosie, paure e decisioni improvvise, incaute, coraggiose.
Pina Quagliato
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