D. Maraini-UNA RIVOLUZIONE GENTILE, riflessioni su un paese che cambia. Ottimo "cibo per la mente"

 



Le riflessioni di Dacia Maraini spaziano  nell’arco di tempo che va dal 1915 al 2020, un tempo attraversato da eventi trasformativi di una società affaticata da mala politica, mala gestione  e dall’arrivo devastante del Covid. Una rivoluzione gentile è una raccolta di articoli della rubrica Il sale sulla coda, pubblicati sul Corriere della Sera e strutturati nelle seguenti  sezioni tematiche:

  1.  DALLA PARTE DELLE DONNE-Quindici brevissimi saggi, la cui struttura rende la lettura molto piacevole e veloce, che si concentrano sul ruolo delle donne e le loro scelte nella società, nell’arte, nell’economia, all’interno della famiglia.
  1. IL FUTURO SOLIDALE- Sedici perle sui comportamenti umani. Mi è rimasto dentro Identità p.82 e Tra i migranti accolti tra i monti d’Abruzzo p.66. Come non pensare al modello Riace e alla ferocia con cui è stato distrutto e alla stringente attualità "bellica"  In questa sezione compare per la prima volta il Covid. Leggere l’articolo mi procura un senso di spaesamento. Quel doloroso momento  ce lo portiamo dentro, eppure sembra già remoto, ma il Covid è ancora con noi, pericolosamente.
  1. NOI ABITANTI DI UN PAESE DA PROTEGGERE-Quattordici piccoli viaggi nella natura, quella preservata e quella oltraggiata, quella dimenticata e quella soffocata dalla burocrazia. E torna l’orso marsicano simbolo di un mondo da favola, eppure cacciato e a volte ucciso come fosse il pericolo numero uno.

Le riflessioni di Dacia sono puntuali, pungenti e stimolo efficace per ripensare il comportamento di noi cittadine e cittadini. Sono  connesse da un filo conduttore ben evidente: la coltivata coscienza sociale e civile dell'autrice e la sua innegabile qualità di scrittrice. Non sono invettive, non sono gridate, ma grazie alla loro intrinseca “gentilezza stilistica” colgono nel segno.  Il punto di vista di Maraini è gentile ma fermo. La raccolta si presta a una lettura veloce  e incisiva.

Recensione di Ornella Fortuna

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