8 Marzo 2022 con un incontro speciale a Selvazzano: LE LETTERE di Stefania Omboni a Sibilla Aleramo. Ed è un bel sentire...



 



8 Marzo 2022- La giornata scorre lenta nello spirito di celebrazione di una ricorrenza speciale: La Festa Internazionale della Donna, mentre la guerra impazza in Ucraina. E il pensiero non può non andare al forte bisogno di pace delle migliaia di donne e bambini Ucraini in fuga dalla loro terra a causa di una guerra che nessuno di loro ha voluto.

Fortunatamente arriva la sera, quando mi concedo un momento di piacere letterario che non mi farà certamente smettere di pensare a ciò che accade nel mondo, ma che nutrirà il mio spirito un po' appannato dalle emergenze.

Decido di partecipare alla conferenza Due donne, "Una donna" alle soglie del Novecento. Stefania Omboni e Sibilla Aleramo si raccontano, organizzata dalla città di Selvazzano nella Biblioteca "M. Cesarotti" a Palazzo Maestri, perché si parlerà di Sibilla Aleramo che ho scoperto solo recentemente. Il suo romanzo autobiografia Una donna ha aperto una finestra molto interessante su una grande intellettuale Italiana che ha attraversato tutti i passaggi più significativi della vita di una donna libera e moderna, anche i più dolorosi e inconfessabili.




Il relatore, lo storico Vincenzo Vozza, ci introduce in modo appassionato e chiaro nel mondo dell'emancipazionismo del primo 900 in Italia, e a Padova in particolare. È un giovane uomo che parla di donne, ma lo fa in modo garbato e empatico, oltre che competente. Lo accompagna Elisabetta Pasin (Associazionismo Teatro Approdo) che interpreta con sapienza teatrale alcune lettere che Stefania Omboni scrive alla giovane amica Sibilla Aleramo.




Insieme intrattengono un pubblico attento con la loro performance multimediale fatta di diapositive chiare e accattivanti, di un discorso approfondito e ricco di spunti interessanti sulla condizione femminile e l'impatto delle azioni delle intellettuali citate, di una lettura recitata di alcune lettere di Stefania a Sibilla, che ci fanno scoprire interessanti aspetti umani e sociali delle loro vite.




La storia di questa amicizia si sbiadirà nel tempo. La vita infatti porterà Stefania e Sibilla verso direzioni diverse e in parte opposte. Il racconto di questa affinità elettiva calata in un contesto storico-politico-sociale e molto umano, mi ha permesso di integrare la mia conoscenza di Sibilla Aleramo e del suo romanzo.

Mi ha permesso inoltre di incontrare Stéphanie Etzerodt Omboni fondatrice di organizzazioni che hanno cambiato il volto dell'assistenza ai deboli e agli esclusi: le cucine popolari, l'asilo notturno per i senza tetto, i primi uffici di collocamento, l'associazione contro l'accattonaggio e l'alcolismo, la lotta accanita contro la tratta delle bianche e il diritto di voto alle donne. Insomma uno spirito guida di un accidentato percorso verso l'emancipazione femminile in Italia dove, come accade peraltro in altri paesi, la spinta ideale viene da un gruppo ristretto di intellettuali colte e sensibili ai problemi della società. Donne che grazie alla loro cultura, al loro senso di giustizia e di resilienza hanno contribuito a risvegliare molte coscienze e a spingere altre donne a partecipare attivamente alla risoluzione dei tanti problemi che affliggono il mondo. Ma c'è ancora molto, molto da fare.

La conferenza ha offerto tanti spunti di riflessioni e ha permesso che la mia Giornata Internazionale della Donna si chiudesse con un piacevole senso di soddisfazione e di speranza nell'umanità, soprattutto femminile.

 

Assaggi da Una donna




La scoperta della parola Femminismo “Femminismo! — esclamava ella. — Organizzazione d’operaie, legislazione del lavoro, emancipazione legale, divorzio, voto amministrativo e politico… Tutto questo, sì, è un compito immenso, eppure non è che la superficie: bisogna riformare la coscienza dell’uomo, creare quella della donna! ,,

Lettera al figlio “Scrivo questo libro per mio figlio. Un giorno capirà- “Un giorno avrà vent’anni. Partirà, allora, alla ventura, a cercare sua madre? O avrà già un’altra immagine femminile in cuore? Non sentirà allora che le mie braccia si tenderanno a lui nella lontananza, e che lo chiamerò, lo chiamerò per nome? O io forse non sarò più… Non potrò più raccontargli la mia vita, la storia della mia anima… e dirgli che l’ho atteso per tanto tempo! Ed è per questo che scrissi. Le mie parole lo raggiungeranno.”continua a leggere la recensione del libro

 
Per saperne di più su Stefania e Sibilla
 

Stefania Masiero, Amare, operare, sperare. Il contributo di Stéphanie Etzerodt Omboni alla società tra Ottocento e Novecento, Padova, Edizioni Diodati, 2020.
 
Vincenzo Vozza, Su alcune lettere di Stefania Omboni a Sibilla Aleramo (1901-1915). Donne moderne tra stampa emancipazionista, attivismo politico e aspirazioni profetiche, in “Quaderni eretici. Studi sul dissenso politico, religioso e letterario”, n. 8 (2020).

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