Due in uno -I.Tuti FIORI DI ROCCIA- E.Nevo LA SIMMETRIA DEI DESIDERI (1)

 




C'è la guerra, la prima grande guerra, sulle montagne della Carnia e giù nei villaggi, mille metri più in basso, arriva il fragore delle bombe austriache. Qui sono rimaste solo le donne con i vecchi e i bambini.
Agata Primis, la protagonista,  è una di esse e narra la sua storia che è nello stesso tempo quella delle donne che come lei, le "portatrici", coraggiosamente, con la schiena piegata da carichi pesantissimi, hanno risalito gli aspri sentieri della montagna, dove nemmeno i muli possono andare, per portare viveri, munizioni, medicine ai soldati in trincea. E, qualche volta , dalla stessa montagna sono dolorosamente discese trasportando i corpi di quegli stessi soldati che avevano rifocillato.
È la storia di donne coraggiose che contribuirono silenziosamente a quella guerra che sembrava essere solo riservata agli uomini, perché alle donne era invece " affidato un ruolo cristallizzato, la cura della casa, dei bambini, o ancora dei becchi, la fatica di tirare avanti in assenza dell' uomo."
Ma ora è a queste donne che il comando militare chiede aiuto: "anche adesso siamo uscite dall' oblio solo perché servono le nostre gambe, le braccia, i dorsi irrobustiti dal lavoro . Siamo noi i muli oggi ". Così rispondiamo,   anche se " questa guerra mi ha tolto tutto, lasciandomi solo la paura, mi ha tolto il tempo di leggere i libri che riempiono la mia casa, mi ha tolto il futuro, soffocandomi in un presente di povertà e di terrore. MA LASSÙ HANNO BISOGNO DI NOI." E lo fanno cantando e pregando, arrampicandosi con gli " scarpetz" ai piedi, aggrappandosi agli speroni con tutte le loro forze, PROPRIO COME LO FANNO LE STELLE ALPINE," I FIORI DI ROCCIA".
È una storia vera, ben documentata, ma anche molto intima, ricca di umanità, di emozioni, coinvolgente.
La  scrittura ha un ritmo narrativo fluido, scorrevole.
Bello il messaggio Agata : " Ho scelto di essere libera. Libera da questa guerra, che altri hanno deciso per noi. Libera dalla gabbia di un confine, che non ho tracciato io. Libera da un odio che non mi appartiene e dalla palude del sospetto. QUANDO TUTTO INTORNO A ME ERA MORTE, IO HO SCELTO LA SPERANZA."




Questa è una storia di "amicizia. Amicizia vera, duratura, cominciata al liceo, quando ci può essere " una generosa porzione di tempo libero per avvicinarsi. Così dice YUVAL : " Non so con certezza come sia iniziata. E non so con certezza cosa l,' abbia tenuta insieme fino a oggi. E non so con  certezza se proseguirà, ora che le nostre vite stanno cambiando.  In effetti l' amicizia è una cosa strana, secondo me."

In Israele, tra Haifa e Telaviv, si svolge la vita di quattro amici quasi trentenni che hanno condiviso la giovinezza, gli studi,  l' esercito, le difficoltà , le speranze, gli amori. Hanno una ricorrenza fissa che li riunisce: i campionati mondiali di calcio da vedere insieme e commentare. Ma quel momento è anche l' occasione più intima per raccontarsi.
All' incontro del 1998 uno di loro propone di esprimere su dei bigliettini i desideri di ciascuno e di verificarne la realizzazione quattro anni dopo,, ai campionati successivi.
Durante i quattro anni che intercorrono avvengono molti eventi che modificano le personali aspettative. Ma si vedrà poi che i desideri espressi saranno comunque realizzati secondo una simmetria che ha una sua logica e che esalterà ulteriormente il legame che li unisce..
I personaggi sono ben delineati e analizzati nel reciproco rapporto, ma anche nei loro personali conflitti più intimi.
Questi quattro amici hanno personalità, obbiettivi, sogni diversi, ma il legame è così forte che nessun evento li separa definitivamente.
YUVAL è il narratore che parla della loro amicizia quasi defilandosi. " È un fiumiciattolo tranquillo" con una rigida educazione anglosassone che lo rende un po' chiuso, schivo.
CHURCHILL è spavaldo, esibizionista e " affronta la vita a petto scoperto".
AMICHAI è l' unico sposato con due figli gemelli. "Ha gli occhi color terra" e proprio come questa offre sicurezza, stabilità , sostegno.
OFIR è un pubblicitario che dà grande importanza alle parole, ma si ribella e cambia la sua vita dopo l,' incontro con MARIA, perché prende coscienza che nella vita " ci poniamo delle mete, e ne diventiamo schiavi"
Sono poche le figure femminili, ma non sono secondarie né banali e non sono  invadenti nei riguardi dell' amicizia fra i loro uomini.
LLONA è la moglie di Amichai, affettuosamente detta " la piagnona". Ma è dolcissima e pur standosene sempre defilata,sa dire la parola giusta al momento giusto.
MARIA è solare, solida e amorevole. Ama la natura e la vita semplice.
YARA è la più estroversa, contesa tra Yuval e Churchill, ma questo non intacca il rapporto fra i due amici.
La struttura del libro è originale: è un romanzo nel romanzo. Quello vero e proprio, il più importante, è quello scritto da Yuval  e Churchll ha il compito di farlo stampare e  presentare.
La prosa è curata, avvincente e coinvolgente.

Recensione di Anna Brusaferro





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