RISPLENDO NON BRUCIO di Ilaria Tuti (3) Due indagini parallele, tra intrighi e Resistenza nella Seconda Guerra Mondiale





Johann e Ada Ademi sono due medici, padre e figlia, inghiottiti dalla ferocia della dittatura nazifascista. Entrambi si ritrovano per ragioni diverse, e per certi versi incredibili, ad investigare su alcune morti sospette: Johann sull’apparente suicidio di un giovane ufficiale tedesco nel castello di Kransberg, rifugio di Hitler nelle fasi finali della sua guerra contro il mondo; Ada sulla violenta aggressione di Margherita Gregori, figlia della sua cara amica Eleonora, appartenenti ad una potente famiglia triestina. Su consiglio del Kommandant Veil Seidel, già studente di Ademi all’Università, il dottore, ritenuto il migliore nel suo campo, viene trasferito da Dachau, dove era internato, a Kransberg perché proceda a una indagine approfondita sulla morte del giovane ufficiale. Non è tollerabile che nel rifugio di Hitler si verifichi un evento mortale dai contorni dubbi, che mette in pericolo la sicurezza del Führer. L’ indagine è piena di sfaccettature e di scoperte, una sorta di viaggio obbligato all’interno e all’esterno dell’animo umano dove la lotta per la sopravvivenza è lo spirito guida. Anche l’indagine di Ada è un viaggio simile a quello del padre. Questi due percorsi sembrano ricucire simbolicamente un legame laceratosi negli anni.

Luceo non uro: “Risplendo, non brucio. Un motto caro a suo padre, ma a lei, spaventata e sola, era sembrato talmente misero e presuntuoso in quel frangente che era stata sul punto di farlo a pezzi e gettarlo, e con esso gettare ogni briciola d’affetto rimasto. Suo padre, che credeva internato e morto da tempo, aveva trovato il modo per comunicare con lei in mezzo a una guerra mai vista prima dall’umanità e tutto ciò che aveva pensato di mandarle era un monito. Solo ora, così vicina alla morte e a compiere l’atto ultimo di una tragedia che avrebbe richiesto l’estremo sacrificio, Ada finalmente lo comprendeva. Non era un monito, era il testamento di un uomo che sapeva di dover morire e che le chiedeva di vivere pienamente, ma di non rinunciare mai alla propria integrità, di attraversare le avversità e i pericoli senza soccombere a compromessi morali. In quella regola di vita risiedeva il suo amore. Ada chiuse un attimo gli occhi. Bruciavano p.304

La dottoressa Ada ha un bambino nato con una piccola deformità. Lo tiene nascosto presso una balia fidata per sottrarlo alle “amorevoli” cure dei nazisti che, se lo trovassero, lo eliminerebbero immediatamente in nome della purezza della razza ariana. Marco, il marito di Ada, è in guerra non si sa dove e non sa di essere padre.

Risplendo non brucio ha di fatto tutte le caratteristiche dei romanzi noir di IlariaTuti, e per questo motivo va letto senza che si riveli altro sulla trama e sui personaggi. Sull’ambientazione conosciamo già molte cose. Trieste, Slovenia, Yugoslavia, campi di sterminio, Berlino sono i luoghi funestati dall’orrore scatenato dai nazifascisti e dai feroci titini, che resero le foibe macabri luoghi di vendetta.

“Ada si voltò su un fianco e chiuse gli occhi, stremata. si lasciò cullare dalle loro voci e dall’andatura del carretto. Sentiva l’ asprezza di quella terra sotto le ruote, la roccia nascosta dall’erba. Si chiese se il sangue versato negli anfratti sarebbe mai diventato humus fecondo. Per il momento, l’unica cosa di cui era certa era che l’oppressione generava morte e la morte odio, e l’odio altra morte ancora, tingendo di nero l’anima degli uomini. Quel nero, prima o poi, si sarebbe tramutato in vergogna?” p.291

Il romanzo è scritto in modo sapiente e coinvolgente, anche se a tratti, dilata lo svolgersi degli eventi. Nel complesso risulta convincente l’operazione di incastro tra riferimenti storici e pura invenzione narrativa.

Ornella Fortuna

Versione con Assaggi anche audio nel mio blog affascinailtuocuore

Commenti

I più popolari

L’ETÀ FRAGILE di Donatella Di Pietrantonio. Riflessioni a confronto

COME L’ARANCIO AMARO (2) di Milena Palminteri Ed. Bompiani

D. Grossman-LA PACE È L’UNICA STRADA. Pensieri scritti col cuore. Tra dolore e speranza.

LA VERITA' VI PREGO SULL' AMORE. Divagazioni letterarie dalla vita al romanzo e viceversa di Valentina Berengo.

IL SALE DELLA TERRA di Jeanine Cummins. Un libro di denuncia, una testimonianza forte che aiuta ad "accendere una lucerna" su un mondo malato.

In biblioteca a Selvazzano grande festa, anche con Girolibro! Un assaggio delle nostre recensioni su L'età fragile di Donatella Di Pietrantonio

IL PRIGIONIERO DELL'INTERNO 7 di Marco Presta

IL DIO DEI NOSTRI PADRI di Aldo Cazzullo.