Due in uno- Alberto Bevilacqua: IL VIAGGIO MISTERIOSO e L'OCCHIO DEL GATTO


 Alberto Bevilacqua – IL VIAGGIO MISTERIOSO  Club degli Editori. – 1972



Ambientato per lo più a Parma e, nella parte finale, nel Sud d'Italia (Ustica) negli anni del fascismo, racconta le vicende terribili, umane, tragicomiche di un rivoluzionario, della sua famiglia, degli amici anarchici e di una serie di personaggi tipici e vivi della pianura padana, perseguitati, ricercati o contrari al regime fascista.

Il viaggio può essere inteso in due modi:

- il passaggio dall'infanzia  all'adolescenza del figlio del protagonista del romanzo, che assiste, dapprima inconsapevole e quasi assente ai fatti tragici che coinvolgono la sua famiglia ed in seguito lo accompagnano verso la maturità;

- il viaggio reale di questa umanità fatta di parenti e amici che in treno raggiungono dopo molte peripezie, l'isola di Ustica dov'è al confino il protagonista per essergli vicino e vederlo per l'ultima volta prima della fucilazione.

È un romanzo corale che a me è piaciuto molto. Lo scrittore usa uno stile asciutto ma ben curato, i personaggi sono vivi, quasi da film; infatti nella sua vita A.Bevilacqua ha fatto anche il regista cinematografico.



 Alberto Bevilacqua: L’OCCHIO DI GATTO Club degli Editori- Premio Strega 1968




In questo libro l'autore ha voluto svolgere l'elogio dell'ironia: solo chi saprà vivere e sopportare con ironia le difficoltà non soccomberà. Come il gatto che vive indipendente e non si fa comandare da nessuno, così il protagonista passa indenne attraverso situazioni scabrose in cui potrebbe essere il vinto, da vincitore.

 La trama è complessa e in certi punti anche caotica perché lo scrittore (che racconta in prima persona) segue un pensiero suo ed i fatti della sua vita avventurosa, talvolta sconosciuti al lettore o la sua fantasia, si mescolano con la realtà del romanzo. Anche lo stile della scrittura è alto, ricercato e richiede attenzione e concentrazione.

Recensioni di Pina Quagliato





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