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G. Carofiglio-  LA NUOVA MANOMISSIONE DELLE PAROLE- Fare cose con le parole. Ricordate la neolingua di Orwell?

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  Inizio la recensione di La nuova manomissione delle parole   di Gianrico Carofiglio   nello stesso modo  in cui ho iniziato quella sul primo libro, con  A word is dead  di Emily Dickinson: A   word is dead When it is said, Some say. I say it just Begins to live That day Emily Dickinson, 1894   È sempre bello  leggere una poesia di Emily Dickinson, in questa ritroviamo un’idea fondamentale per l’umanità: la vita  della parola, il suo valore. Non è vero come alcuni pensano e dicono che una parola muore  nel  momento stesso in cui viene  pronunciata, è verissimo il contrario: una parola comincia a vivere, e dunque ad agire proprio in quel preciso momento. Il valore performativo delle parole è il tema del libro di Carofiglio che insiste molto sull’importanza delle parole e del modo in cui vengono usate nel determinare la  nostra sopravvivenza civile, sociale e politica. La nuova manomissione delle parole  riprende ed  espande i concetti già espressi nel primo “volume” mettendo 

G. Carofiglio-RANCORE. Sentimenti pericolosi covano incontrollabili.

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      A Milano,  Penelope, ex magistrata  e investigatrice non professionista, viene assunta dalla figlia di un barone della chirurgia per indagare sulla morte di suo padre. La donna dubita che la seconda moglie del padre, la giovane e bellissima  Lisa, lo abbia ucciso o fatto uccidere. L’esito delle indagini getterà luce su tutta la faccenda. Durante la lettura non  sono riuscita per un solo istante a dare forma a Penelope. In parte il personaggio (donna 45 anni, single spesso insoddisfatta, “collega”  di Olivia-compagna di vita e di passeggiate)  è caratterizzato  dalle vicende  in cui  è incappata nella sua precedente vita lavorativa, eppure a me è successo di  identificarla, anche fisicamente, con Carofiglio e la sua voce suadente  che squaderna conoscenze giuridiche e sottigliezze da manuale del perfetto magistrato. I riferimenti culturali a libri, mostre, analisi  delle piante e della loro vita e tanto altro  abbondano come al solito nei libri di  Carofiglio. Sono una sua pecul

LA MANOMISSIONE DELLE PAROLE di Gianrico Carofiglio. "Quando si scrive, quando si parla, l’unico vero obiettivo è la chiarezza."

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  Carofiglio smonta con perizia alcune parole che si sono allontanate dal loro significato a causa dell’uso personale e modificato che ne viene fatto. L’autore cerca di trasmettere il messaggio che le parole sono alla base della libertà, non solo di pensiero, ma reale. Sottolinea la manomissione dei significati che la politica ha operato, sul loro impoverimento con lo scopo di interpretare la realtà a proprio vantaggio. Impoverire il linguaggio significa la possibilità di dare voce al dissenso, alla democrazia. Interessante è lo studio   sull’etimologia di alcune parole: vergogna, giustizia, ribellione, bellezza, scelta e sul significato che hanno assunto con il trascorrere del tempo. La modifica del loro significato, a seconda dello scopo che si prefigge chi parla, per convincere, ottenere o ingannare. La necessità di possedere un bagaglio linguistico ricco per esprimere idee ed emozioni e per comprendere ciò che viene trasmesso dai vari interlocutori. La povertà di ling

LA REGOLA DELL’ EQUILIBRIO di Gianrico Carofiglio. Quando l'indagato è un magistrato.

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    TRAMA Guido Guerrini è un avvocato che, dopo un momento difficile della vita, per una diagnosi errata di leucemia, si trova a riflettere sulla propria vita. Guido è molto incerto sul futuro e vorrebbe porre fine alla sua professione, pertanto, nei momenti di maggiore ansia, si sfoga colpendo un sacco da boxe che si trova appeso al soffitto del suo salotto. La sua vita cambia radicalmente quando un magistrato, suo compagno di studi all’università, gli chiede di difenderlo dall’accusa di corruzione che gli viene mossa da un “pentito”. Pierluigi Larocca è un giudice molto brillante, bravissimo, sempre primo nei concorsi e ammirato da Guerrini. Guido lo stima ed è certo della sua onestà e rettitudine, quindi accetta di difenderlo, lusingato per essere stato scelto da una persona così importante. Iniziano le indagini, che scavano nella vita e nella professione di Larocca, e Guido si avvale della collaborazione di una investigatrice privata, Annapaola. Questa donna è intelligente, abile,

M. De Giovanni - UN VOLO PER SARA. Misteri d'Italia in microcassette esplosive, per la donna invisibile.

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    Un piccolo aereo privato diretto in Sardegna precipita, quattro chilometri al largo delle Pontine, nel profondo blu del mare, con a bordo un importante uomo d'affari sempre presente sulle pagine dei quotidiani per la sua vita e i suoi affari spericolati, un pilota espertissimo e pronto per una nuova vita ricca di soddisfazioni, e altre sei persone tra cui un' anziana signora in viaggio verso casa. Un guasto al motore? un attentato? Incidente, decretano  polizia e  procura. Fascicolo chiuso. E tuttavia,  le cose prendono un'altra piega. Entra in ballo Sara e la sua Unità segreta: Andrea il cieco che tutto sente e indovina (è lui che  coglie qualcosa di particolare in un filmato che commenta iltragico evento), Viola madre di Massi, nipote di Sara e abile fotografa, Davide impacciato e burbero cinquantenne con un cane che gli sta a pennello, Teresa, affascinante  capo   dell'Unità. Sara, detta Mora è una donna invisibile. Lo è per il suo segretissimo lavoro fatto di