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Gennaio 2023-Inizia un nuovo anno con Girolibro ricco di belle letture e progetti interessanti

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  Martedì 17 è iniziato il nuovo anno anche per il gruppo di lettura Girolibro.  Come al solito  la discussione sui libri  letti è stata interessante e coinvolgente. A breve  troverete nella vetrina della Biblioteca alcune  letture che vi  suggeriamo.  Si affaccia all'orizzonte di Girolibro un nuovo progetto  che  si focalizzerà sulla letteratura al femminile, ovvero  sui  libri  di scrittrici storiche che hanno lasciato il segno  nella realtà in cui  hanno  vissuto e scritto  e su scrittrici  contemporanee  che, allo stesso modo, stanno influenzando il modo  di  relazionarsi  al genere femminile e alla realtà in senso lato. Buon anno di letture e passioni!

V. Ardone - OLIVA DENARO. “Che colpa ne ho se sono nata femmina?”

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      In questi ultimi anni ho letto tante storie di donne. A giudicare dalle loro vite travagliate, tutte potrebbero essersi poste la  stessa domanda che si è posta Oliva: “Che colpa ne ho se sono nata femmina?”  Eppure, non tutto è già scritto nel nostro destino di femmine. La storia dimostra che, sebbene  molte cose restino immutabili nel tempo, molte altre sono cambiate nel corso dei secoli, lentamente ma inesorabilmente. E proprio Oliva Denaro è l'emblema di questo cambiamento. Oliva viene da una famiglia contadina di un piccolo borgo siciliano. La incontriamo  quando è ancora una bambina  piena di sogni e aspettative, che ama correre libera e scalza per i vicoli del paesino.  Aiutare suo padre nella raccolta dei “babbaluci” la rende felice. Con lui ha un rapporto speciale, si capiscono al volo. La madre Amalia è calabrese e  non vive bene la realtà siciliana. Forse per farsi accettare dai compaesani  e per non  farli “sparlare”, cerca di assecondare tutte le regole più

Il gruppo di lettura GIROLIBRO di Selvazzano vi augura Buone Feste!

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S. Mancuso- L’INCREDIBILE VIAGGIO DELLE PIANTE. Un ritratto metaforico, tra poesia e divulgazione, per ispirare i potenti della terra.

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    “ Quando si parla di migranti, bisognerebbe studiare le piante per capire che si tratta di fenomeni inarrestabili. Generazione dopo generazione, utilizzando le spore, i semi, o qualsiasi altro mezzo, i vegetali si spostano e avanzano nel mondo alla conquista di nuovi spazi ” Prologo L’invasiva di ieri  è diventata la nativa di oggi Quanta poesia attraversa l’affascinante e incredibile viaggio delle piante raccontato da Stefano Mancuso! Un ritratto  metaforico che dovrebbe ispirare i potenti della terra. E qui non posso non citare gli Hibakujumoku , ovvero i reduci della bomba atomica. Sorprendente è l’incontro casuale con il diplomatico  in pensione, che ha lavorato in Italia e che viene in soccorso di Stefano al ristorante, dove ogni parola del menù è un rebus irrisolvibile; un uomo  elegante, raffinato e cortese che porta sulla sua pelle e nel suo cuore le tracce dell’esplosione che sconvolse il mondo. Eppure, da quel disastro che polverizzò milioni di esseri umani, si  salva

G. Carofiglio-RANCORE. Sentimenti pericolosi covano incontrollabili.

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      A Milano,  Penelope, ex magistrata  e investigatrice non professionista, viene assunta dalla figlia di un barone della chirurgia per indagare sulla morte di suo padre. La donna dubita che la seconda moglie del padre, la giovane e bellissima  Lisa, lo abbia ucciso o fatto uccidere. L’esito delle indagini getterà luce su tutta la faccenda. Durante la lettura non  sono riuscita per un solo istante a dare forma a Penelope. In parte il personaggio (donna 45 anni, single spesso insoddisfatta, “collega”  di Olivia-compagna di vita e di passeggiate)  è caratterizzato  dalle vicende  in cui  è incappata nella sua precedente vita lavorativa, eppure a me è successo di  identificarla, anche fisicamente, con Carofiglio e la sua voce suadente  che squaderna conoscenze giuridiche e sottigliezze da manuale del perfetto magistrato. I riferimenti culturali a libri, mostre, analisi  delle piante e della loro vita e tanto altro  abbondano come al solito nei libri di  Carofiglio. Sono una sua pecul

M. De Giovanni - UN VOLO PER SARA. Misteri d'Italia in microcassette esplosive, per la donna invisibile.

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    Un piccolo aereo privato diretto in Sardegna precipita, quattro chilometri al largo delle Pontine, nel profondo blu del mare, con a bordo un importante uomo d'affari sempre presente sulle pagine dei quotidiani per la sua vita e i suoi affari spericolati, un pilota espertissimo e pronto per una nuova vita ricca di soddisfazioni, e altre sei persone tra cui un' anziana signora in viaggio verso casa. Un guasto al motore? un attentato? Incidente, decretano  polizia e  procura. Fascicolo chiuso. E tuttavia,  le cose prendono un'altra piega. Entra in ballo Sara e la sua Unità segreta: Andrea il cieco che tutto sente e indovina (è lui che  coglie qualcosa di particolare in un filmato che commenta iltragico evento), Viola madre di Massi, nipote di Sara e abile fotografa, Davide impacciato e burbero cinquantenne con un cane che gli sta a pennello, Teresa, affascinante  capo   dell'Unità. Sara, detta Mora è una donna invisibile. Lo è per il suo segretissimo lavoro fatto di

VIOLETA di Isabel Allende: "storia di una donna, di molte donne, della loro forza, della loro capacità di amare, di sopravvivere sempre, di cambiare".

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   Da una pandemia, la spagnola, che arriva in Cile con due anni di ritardo rispetto all’Europa, ad un’altra, il coronavirus. La vita di Violeta passa attraverso un secolo, vede stravolgimenti economici, la grande depressione, la guerra, il golpe. Nasce in un mondo legato ai ritmi naturali, dove l’esistenza di ciascuno acquista valore, che siano donne, uomini, giovani. Risente dell’influenza del mondo moderno, riceve le spinte innovative dell’Europa e degli Stati Uniti, cerca di lasciare spazio al cambiamento. Si scontra con la mentalità stereotipata e razzista del suo paese. Violeta cresce e incontra la cultura europea attraverso la sua istitutrice, cerca tuttavia di adeguarsi alle richieste del suo mondo. Altre donne entrano a far parte di questa narrazione, donne miti, sottomesse, donne coraggiose, donne ribelli. Danno la vita, la coltivano, la nutrono, distribuiscono saperi, mantengono tradizioni, inaspettatamente possono far cambiare il corso delle cose. I cambiamenti ar

Eventi in Biblioteca- Dimmi chi sei e ti dirò cosa leggere...a Natale! con Valentina Berengo

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        Non sai scegliere che libro leggere? Oppure vorresti regalare un libro per Natale ma non sai quale? Mercoledì 7 e Giovedì 15 dicembre dalle 18 alle 20 vieni in Biblioteca per ricevere un consiglio di lettura su misura per te o per le persone a cui vuoi bene. Troverai due esperte che... continua a leggere

PATRIA di Fernando Aramburu, Vittime e carnefici insieme, nelle terre di confine. Chi è chi?

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      La storia Nel cuore della storia vibrano le vicende di due famiglie Basche, un tempo molto amiche: quella dell’imprenditore Txato, ucciso dall’ETA, e quella del giovane terrorista Joxe Mari, irriducibile sostenitore della lotta armata per l’indipendenza. È una “storia di gente comune, di affetti, di amicizie, di sentimenti feriti”(IBS). In prima linea nel conflitto  psicologico e familiare troviamo le due madri, Bittori e Miren. Gli altri componenti delle due famiglie entrano nel quadro, prendendo spessore progressivamente, tra le pieghe della loro fatica di vivere. La Storia e la Politica si insinuano tra le loro azioni e i loro pensieri, come nel caso di Arantxa a Gorka, il fratellino che si “dedicava alla lettura con passione”:   «Leggi tutto quello che puoi. Accumula cultura. Più ne metti insieme, meglio è. Per non cadere nel buco in cui stanno cadendo in molti in questo paese.» La macchina del terrore     “L’ ETA deve agire senza fermarsi mai. Non ha altra

Azar Nafisi-LEGGERE LOLITA A TEHERAN. Ieri, un seminario di letteratura  per sopravvivere al regime; oggi, con Mahsa Amini "Donne, vita, libertà”.

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      Lettura per quesiti Leggere romanzi sviluppa la consapevolezza di sé  e  il bisogno di scegliere liberamente il proprio destino? Scelte libere conducono davvero  ad uno stato  di  felicità e di legittimo esercizio del diritto all’immaginazione? E contribuiscono a cambiare la società? Leggere Lolita a Teheran di  Azar Nafisi  spinge a porsi queste domande e a rintracciare le risposte tra le pagine del libro, per interpretare  meglio il presente. In Iran con Azar Azar Nafisi, narratrice e protagonista degli eventi,   è una docente universitaria, specializzata in  letteratura Anglo-Americana. Rientra a Teheran da Norman-Oklahoma negli USA,  nel periodo in cui  l’Iran  sta vivendo la transizione  dal regime autocratico di   Mohammad Reza Pahlavi alla rivoluzione islamica. Completata  la metamorfosi da stato laico  a stato religioso, la vita  a Teheran diventa sempre più difficile  per molti intellettuali. Restare o “fuggire” altrove? La scelta è dolorosissima.  Azar e la sua